La Lega non appoggia la lista Macario/Sessa, che perde tre pezzi. L’attacco del duo Spreafico/Ronzoni, l’irata controreplica del sindaco. Tomaselli: “Cosa è diventata la vita politica a Torre Boldone? Uno schifo!”
Acque agitate alla vigilia della campagna elettorale di Torre Boldone. La trattativa tra il candidato a sindaco della maggioranza, Luca Macario, e la Lega locale, guidata dalla segretaria Giada Musci, si è arenata. Tre esponenti dell’Amministrazione comunale hanno rotto con il sindaco Claudio Sessa. I leader dei due gruppi di minoranza di centrosinistra, Guido Spreaficoe Alberto Ronzoni, sparano a zero tirando in ballo il presidente dei Vot Rino Tomaselli, che replica schifato.
La Lega
“Le trattative con la lista civica Insieme per Torre si sono interrotte per le condizioni che ci sono state poste dal candidato sindaco Macario: veto sul simbolo della Lega e limitazione sui nostri candidati in lista. Il nostro intento è sempre stato quello di dialogare a condizioni eque e condivisibili per tutti, con senso di responsabilità nei confronti dei cittadini, per trovare un’intesa forte al fine di non restituire il paese alla sinistra. Tanto che, a seguito della posizione presa dal candidato sindaco Macario, per non lasciare nulla di intentato, abbiamo preso contatti con l’ormai ex assessore Cividini, il quale si è reso disponibile a fare da mediatore. Mi stupisce – sottolinea Giada Musci –la revoca del mandato a Cividini da parte del sindaco, avvenuta il giorno successivo alle dichiarazioni rese. Per le prossime amministrative, dopo la chiusura da parte della lista civica, la Lega sta lavorando per costruire una propria lista, aperta a civici, che abbiano come noi l’intento di non restituire il paese alla sinistra ed il nostro candidato sindaco sarà solamente il portavoce delle idee di una squadra libera di confrontarsi senza personalismi”…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 8 FEBBRAIO