Torre Boldone, il 9 novembre arriva Jesus Christ Superstar in chiave jazz

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Jesus Christ Superstar in chiave jazz. Il conto alla rovescia per assistere a due diverse esecuzioni del celebre musical (o forse meglio dell’opera rock) è iniziato. La prima andrà in scena giovedì 9 novembre, con inizio alle ore 20:45, nella Chiesa parrocchiale di San Martino vescovo di Torre Boldone, la seconda invece a Bergamo venerdì 17 novembre alle 20:45 nella chiesa parrocchiale di Sant’Anna.

Abbiamo chiesto a Sandro di Pisa, uno dei protagonisti, di raccontarci il dietro le quinte di questa inedita versione: “L’idea è nata qualche anno fa, ma a dire la verità è un’opera che conosco e ascolto da quando ero un bambino… avevo soltanto la musicassetta di Jesus Christ Superstar, l’ho ascoltata migliaia di volte fino ad impararla a memoria (sorride, ndr), da ragazzo ho visto diverse volte il film e cinque, sei anni fa ho fatto un arrangiamento per varie chitarre sovrapposte, ogni chitarra rappresentava un personaggio diverso… l’avevo intitolata Jesus Christ SuperGuitar. Era solo una versione strumentale, non cantata”.

E poi? “Ad Alessandro Bottelli (che è il direttore artistico, ndr) era piaciuta molto e ha pensato di proporla con l’organo e la fisarmonica ed ecco creato il trio con Nadio Marenco alla fisarmonica e Roberto Olzer all’organo. Loro erano molto entusiasti, l’idea è piaciuta molto, sono grandi musicisti ed è stato semplice”.

L’intesa tra musicisti è fondamentale: “Sì, però ci siamo trovati un paio di volte ed è andato tutto bene. Ci siamo subito trovati, la cosa principale è riuscire a parlarsi senza parole. Il problema dell’organo di chiesa è che non è mai accordato come gli strumenti moderni e quindi è difficile suonare insieme… ma abbiamo fatto in modo che l’organo suonasse alcuni pezzi da solo, ci siamo divisi i brani e l’ultimo invece siamo riusciti a prepararlo tutti e tre insieme”.

Siete soddisfatti? “Sì, direi che è un’ora e mezza di spettacolo coinvolgente, i brani musicali sono intervallati da una spiegazione della trama e vediamo che alla gente piace… per noi la più grande soddisfazione”.

Spazio anche all’improvvisazione: “Siamo musicisti jazz e l’improvvisazione ci piace molto… io non riesco mai a fare la stessa cosa allo stesso modo e quindi cambiamo sempre un po’ partendo dagli arrangiamenti di base. Abbiamo scelto i pezzi più adatti alla situazione quindi per esempio abbiamo tolto i pezzi che hanno come protagonista Giuda, è stata una scelta, perché sono molto rock e hanno sonorità dure che non si addicono alla chiesa”.

L’ingresso è libero e gratuito fino a esaurimento posti.

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