Nella prima settimana di aprile la comunità parrocchiale di Torre Boldone si recherà nella chiesetta dei “Mortini” in località Ronchella, per festeggiarne i suoi primi 300 anni.
Il parroco mons. Leone Lussana ha infatti voluto solennizzare questo importante anniversario valorizzando questo piccolo tempio mariano e ricordando ai parrocchiani gli avvenimenti lontani che hanno portato alla sua costruzione.
La memoria torna indietro a mezzo millennio fa, al 1630, quando tutto il territorio della bergamasca, compreso Torre Boldone, venne colpito dalla terribile pestilenza descritta da Alessandro Manzoni ne “I Promessi sposi”. Per rallentare il contagio e per far fronte all’esigenza di isolare gli ammalati e di seppellire i morti, fu necessario costruire un lazzaretto e destinare un terreno all’immediata sepoltura dei morti, in una fossa comune… CONTINUA A LEGGERE SU ARABERARA IN EDICOLA DAL 23 MARZO