Una delle pietre miliari del ciclismo è il Giro delle Fiandre, in Belgio. L’edizione 2022 si è svolta nei primi giorni di aprile e tra i 18 mila che vi hanno preso parte c’erano anche tre imprenditori che vivono a Torre Boldone. Si tratta di Gian Battista Gualdi (editore), Bruno Brignoli (dirigente di banca) e Giovanni Zambonelli (molto noto nel settore alberghiero e della ristorazione, oltre che presidente di Ascom Bergamo). Tre amici uniti dalla passione per la bicicletta e che hanno voluto sfidare se stessi in questa avventura nelle Fiandre.
“Sì, è stata una bellissima avventura, indimenticabile – commenta Gualdi, 55 anni – per me questa è stata la prima volta, mentre per gli altri no. Ovviamente nelle settimane che hanno preceduto la corsa ci siamo allenati molto e, alla fine, tutto è andato bene”.
Come è nata questa idea? “È nata più di due anni fa. Noi tre andiamo spesso a fare un giro in bici nei fine settimane, facciamo in media un centinaio di chilometri, e un giorno ci siamo detti: ‘dai che andiamo a fare il Giro delle Fiandre’. Ovviamente parliamo della corsa destinata ai dilettanti. Avremmo dovuto partecipare alla corsa del 2020, ma poi c’è stata la pandemia e sono saltate due edizioni. Abbiamo perciò dovuto aspettare l’edizione di quest’anno. E così, ci siamo organizzati e siamo andati in Belgio in auto. E poi, abbiamo fatto il Giro delle Fiandre, facendo lo stesso percorso che il giorno dopo fanno i professionisti, anche se il loro è più lungo. È bellissimo provare questa esperienza e anche questa fatica. Ci fa capire cosa provano quegli atleti che fanno gare del genere, come anche un’altra gara mitica, la Parigi-Roubaix”.
Tra l’altro, guardando in televisione il Giro delle Fiandre si può ammirare un bellissimo paesaggio, figurarsi facendola dal vivo. “Sì, dal vivo è molto emozionante e i paesaggi sono veramente belli, lo si può vedere anche dalle foto che sono state scattate. Tra l’altro sono bellissime quelle strade lastricate in pavè, tipiche delle colline delle Ardenne. E poi c’erano i classici mulini a vento di quelle zone”.
Il percorso per i dilettanti era di 144 chilometri o di 179 chilometri, quest’ultimo con quei tratti dei muri che arrivano ad avere una pendenza del 22%. …
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 15 APRILE