Zarrab Rachida. Questo sarebbe stato il nome della figlia di Robertine Zoungrana Quetaduine e di suo marito Youssouf Guira. Sarebbe stata la loro terza figlia e su di lei avrebbero vegliato le sorelle maggiori, di 11 e 7 anni. E, invece, sarà lei, insieme alla sua mamma, a vegliare su di loro e su quel papà e marito sconvolto dal dolore.
Dolore, disperazione, incredulità. Questi sono i sentimenti che prova questa famiglia del Burkina Faso che ha affondato le sue radici a Torre Boldone. Lui era arrivato in Bergamasca 12 anni fa, lei lo aveva seguito pochi anni dopo e si era messa a lavorare nella stessa ditta di pulizie del marito. Dalla loro unione sono nate due bambine e tutti erano entusiasti dell’arrivo della terza.
Però qualcosa è andato storto e nessuno si dà pace perché, come raccontato da chi li conosce bene, “Robertine stava bene”. E, invece, nel giro di poche ore, questa trentaseienne originaria del Burkina Faso ha seguito quella figlia che aveva partorito all’Ospedale Pesenti Fenaroli di Alzano Lombardo. La piccola è infatti morta prima del parto, non ha mai potuto aprire i suoi occhi. Ma la tragedia era solo agli inizi: la neo mamma, a cui è stato fatto un cesareo d’urgenza, ha avuto una complicazione, le sue condizioni sono rapidamente peggiorate e si è reso necessario il suo trasferimento all’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo…
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