Alcuni mesi fa, quando c’è stata la rottura delle trattative tra la lista di Luca Macario e la sezione locale della Lega, gli oppositori di Claudio Sessa si stavano fregando le mani. Era arrivato il loro momento. Le due liste di centrosinistra che erano in minoranza e Rifondazione Comunista avevano trovato la quadra, candidando un uomo rispettato come Carlo Marcelli, coordinatore delle feste patronali e sostenuto dagli ambienti parrocchiali (sostegno smentito dal bollettino della Parrocchia, ma in pochi gli hanno creduto…). E poi, la candidatura dell’ex vicesindaca Simonetta Farnedi e di altri due ex della maggioranza in una lista che contava sul simbolo della Lega. Un centrodestra diviso contro un’alleanza di centrosinistra che partiva dal pulpito e arrivava alla sinistra radicale.
Sì, dal campanile stavano per suonare le campane a morto per il gruppo Macario/Sessa. Però le cose sono andate in modo diametralmente opposto…
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