TRESCORE – Acerbis, i lavori in centro (“Siamo all’ultimo miglio”) e non solo: “Nuova scuola dell’infanzia, l’ex portineria del Sacro Cuore, il Parco dell’Acqua, l’illuminazione pubblica e…”

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Dall’apertura del grande cantiere per la riqualificazione del centro di Trescore Balneario è ormai trascorso un anno e mezzo. Si tratta di intervento che, al di là dei disagi e delle lamentele di diversi commercianti della zona, sta cambiando il volto della zona centrale della cittadina termale.

A che punto è lo stato dell’opera? Si sta avvicinando alle battute finali?

Lo abbiamo chiesto a Roberto Acerbis, vicesindaco e assessore a Urbanistica, Lavori Pubblici, Ambiente e Territorio, Protezione Civile.

Quando pensate di poter mettere la parola fine su questo intervento?

Siamo ormai vicini alla conclusione dei lavori di riqualificazione del centro di Trescore, e prevediamo di completare tutto entro la fine del mese di novembre. Attualmente, siamo all’ultimo miglio: resta da completare una residua parte del settore sud-ovest, in prossimità di vicolo Zenoni, finalizzare la posa della pietra sulle sedute e attorno alla fontana e mettere a dimore le varie essenze arboree”.

All’inizio dell’estate il sindaco, in un’intervista al nostro giornale, parlava di due incognite che potevano influenzare la durata dei lavori: il maltempo e lo ‘stato di salute’ dei sottoservizi. Questi due fattori hanno influito (o stanno tuttora influendo) sulla durata del cantiere?

Come accade in molti interventi in ambito urbano, sia le condizioni meteo sia le condizioni dei sottoservizi hanno rappresentato un’incognita significativa. Al di là delle giornate piovose, si pensi al mese di maggio in cui i giorni di pioggia sono stati circa il 50%, abbiamo infatti riscontrato tratte molto ammalorate, che hanno richiesto interventi di rimessa a nuovo e talvolta rallentato i lavori. Bisogna anche dire che l’appaltatore ha manifestato estrema prontezza e capacità di gestione degli imprevisti, e unitamente alla collaborazione tra progettista, direzione lavori e il responsabile dell’Ufficio Tecnico siamo stati in grado di ridurre al minimo fisiologico i ritardi.

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