“Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda), definitivamente pronunciando sui ricorsi, così dispone: rigetta il ricorso principale, nonché il primo e il secondo ricorso per motivi aggiunti. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa”.
Che queste frasi rappresentino la parola fine della lunga querelle nata attorno al progetto della rotatoria che sorgerà a poca distanza dalle Terme di Trescore Balneario, è tutto da vedere. In questa vicenda (passata prima sui tavoli del TAR, poi al Consiglio di Stato e, infine, ancora al TAR) ci sono stati alcuni colpi di scena e non è escluso che ce ne siano ancora. A ogni modo, è indiscutibile la vittoria di chi è favorevole alla ‘rotonda delle Terme’ che, nelle intenzioni della Provincia di Bergamo, dovrebbe rendere più fluido il traffico sulla SP89 e la SP90. La rotatoria consentirebbe anche di mandare in soffitta il ‘maledetto’ semaforo che ogni giorno è causa di lunghe code lungo la strada che dalla zona delle Terme conduce a Gorlago e Zandobbio.
Il TAR di Brescia ha quindi respinto il ricorso presentato dalla società Terme Riunite di Trescore Balneario e Zandobbio Spa, fortemente contraria all’intervento. Già lo scorso anno i giudici amministrativi si erano pronunciati sulla richiesta di sospensiva della società che gestisce le Terme, respingendola e dando perciò ragione alla Provincia, che ha predisposto il progetto della rotatoria.
È però intervenuto in appello il Consiglio di Stato, che ha accolto la richiesta di sospensiva e ha rinviato al TAR la decisione.
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