Toh, che sorpresa… Dopo lunghi anni in cui le gru (non gli uccelli, ma le macchine usate nei cantieri edili…) sembravano sparite, ecco che ce le troviamo davanti in un quartiere della periferia di Trescore Balneario, l’Albarotto. Qua e là spuntano infatti alcune gru, con muratori indaffarati, betoniere e camion, nuove costruzioni e case in via di ristrutturazione. È il trionfo dell’edilizia in questa zona residenziale che anno dopo anno si espande, inghiottendo zolle di terreno.
Quando si cita l’Albarotto, viene immediatamente in testa il complesso scolastico costituito dall’Istituto Lotto e dal Liceo Lorenzo Federici, due scuole Superiori molto conosciute e che accolgono un gran numero di studenti.
Da alcune finestre aperte, in questa tiepida mattina di fine maggio, escono le voci dei ragazzi, voci maschili che si mischiano a voci femminili, voci gioiose alla fine di un anno scolastico tormentato dalla pandemia.
Davanti al cancello una donna sta attraversando la strada. “Per molto tempo mi sono mancate le loro urla, le loro risate quando facevano lezione da casa… è bello sentirli ridere adesso… ma, poveri ragazzi, quando passavo dal parcheggio e li vedevo sui pullman tutti stretti come tante sardine… Li guardavo mentre si spingevano per salire e trovare i posti a sedere, ma quando partivano, i pullman erano stracolmi, con tantissimi ragazzi in piedi, uno attaccato all’altro, anche in questo tempo di epidemia. Adesso, però, quando passo per il parcheggio, mi sembra che le cose vadano un po’ meglio, non vedo tutta la ressa degli anni scorsi”.
Ad alcune decine di metri di distanza, oltre l’enorme prato che sta di fronte al Lotto e al Federici, c’è il grande parcheggio dei pullman. Sono lì, uno dietro l’altro, in attesa del loro ‘carico umano’.
L’Albarotto non è però ‘solo’ il polo scolastico. Lì accanto c’è il centro sportivo e dietro ci sono tante case: villette, palazzine, case singole.
Ed è proprio nel cortile di una di queste case, a poca distanza dal campo da calcio, che incontriamo una delle storiche residenti dell’Albarotto. Chiediamo a lei come si vive in questo quartiere della cittadina di Trescore.
“Come si vive? Si vive benissimo – dice, con un largo sorriso, la signora – pensi che io vivo qui da 62 anni, cioè da quando sono nata. Da ragazza abitavo qui dietro, in quella cascina, poi abbiamo costruito questa casa. Qui all’Albarotto – mi spiega mentre riavvolge i nastri della memoria – una volta era tutta campagna, c’erano solo alcune cascine. Poi, dagli anni Settanta, sono state costruite tutte queste case e villette…
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