Alla spettabile redazione di Araberara,
Mi chiamo Marco Nembrini e sono un docente di una scuola professionale in provincia di Bergamo, Azienda Bergamasca Formazione, sede di Trescore Balneario.
Le scrivo in merito all’articolo apparso su Repubblica online in data 06/02/2024 “Dopo l’accoltellamento della docente di Varese, tornano alla ribalta le problematiche mai affrontate dal governo, di strutture spesso frequentate da ragazzi di famiglie disagiate e di cultura medio-bassa. Istituti professionali come gironi infernali”. Come docente di scuola professionale chiedo a nome di tutte le scuole professionali della provincia di Bergamo di pubblicare la mia accorata replica su questo tema che mi sta particolarmente a cuore.
Ultimamente ho letto parecchie altre notizie riguardo allo scarso livello delle scuole professionali e degli studenti che le frequentano. L’episodio ai danni della mia collega, cui rivolgo i miei più sentiti auguri per una pronta guarigione, è stato sicuramente un qualcosa di terribile ed inaspettato, ma anche il rivolgere l’attenzione alle scuole professionali solo quando accadono eventi del genere lo è.
Facendo in questo modo si ignora quanto di buono fatto da insegnanti e studenti, e questo, lo trovo davvero fastidioso. Non tanto per me, io ormai insegno da 37 anni, professione che ho scelto e di cui vado orgoglioso; quindi, sono abituato a sentire questo genere di cose riguardo alle scuole professionali, più che altro mi dispiace per gli studenti.
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