Ogni tanto mi chiedo come sarebbe la vita
se ti potessi abbracciare.
La carne vuole la carne
Il cuore vuole il cuore
e io sto qui a limare l’impazienza
mentre nel buio di fine inverno
e dentro la mia pelle
respiro la tua assenza
ma poi ti ritrovo
nel profumo di un albero in fiore
nell’estate dolce a maturare l’infanzia
in un sorriso sbucciato
con i sogni nel paniere
quei sogni che lassù
diventano per sempre.
SUL NUMERO DI ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 GENNAIO
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