Non è un periodo facile (e felice) per le Case di Riposo e, soprattutto, per gli anziani ospiti, che a causa della pandemia sono stati costretti a lunghi mesi di solitudine, non potendo ricevere le visite dei loro cari (o ricevendole in modo ‘centellinato’). Molti parenti hanno fatto sentire le loro voci di protesta verso questa solitudine forzata; alcune di queste voci sono giunte anche al nostro giornale e si riferiscono ad alcune strutture per anziani diffuse in varie zone del territorio bergamasco.
A Trescore Balneario, però, si è andati oltre, tanto che la questione ‘gestione della Casa di Riposo’ è giunta addirittura nella sala del Consiglio comunale. La minoranza ha presentato una interrogazione che nasce in seguito a diverse segnalazioni e lamentele giunte da parenti degli ospiti sull’erogazione dei pasti, la somministrazione dei farmaci e la carenza di personale.
A raccogliere queste segnalazioni è stata, in particolare, l’ex sindaca Donatella Colombi. Il suo successore e attuale primo cittadino, Danny Benedetti, ha risposto in Consiglio comunale alle sollecitazioni della minoranza (che non è però rimasta soddisfatta della sua risposta).
All’interno dell’ex Colonia Dalmine di Trescore, sede della Rsa che porta il nome di Papa Giovanni XXIII e che è gestita dalla ‘Cooperativa Dolce’ di Bologna, gli anziani ospiti trascorrono le loro giornate in questo inizio di autunno e, probabilmente, non sono al corrente di quanto si è discusso. Il loro benessere è stato al centro della discussione… una discussione che non si è ancora conclusa, anche perché molte sono le questioni sollevate e che vanno affrontate.
L’ex sindaca
Abbiamo contattato Donatella Colombi, prima cittadina di Trescore per un quinquennio, dal 2014 (quando aveva preso il posto al leghista Alberto Finazzi) al 2019 (quando l’altro leghista, Danny Benedetti, le ha ‘tolto lo scettro’). Già alcuni mesi fa, in un’intervista al nostro giornale, l’ex sindaca aveva detto che si stava occupando della questione Casa di Riposo, proprio perché aveva ricevuto le segnalazioni di alcuni parenti.
“In seguito a continue segnalazioni, stiamo cercando di porre all’attenzione dell’Amministrazione comunale la situazione della Rsa. Dopo una prima interrogazione del dicembre scorso, che non ha dato esiti, abbiamo risollevato il problema nel Consiglio comunale più recente cercando risposte… che non sono venute. Solo negazionismo – sottolinea Donatella Colombi – come se ospiti e parenti avessero motivo per diffondere falsità. Personalmente penso che chiunque abbia la necessità di istituzionalizzare un familiare si sentirebbe molto soddisfatto di poter dire di aver trovato una Rsa in grado di assolvere al proprio compito in modo egregio. Credo quindi che le ripetute segnalazioni meritino un approfondimento nell’ottica di trovare soluzioni finalizzate al benessere dei nostri anziani, meritevoli di un trattamento in grado di garantire servizi e dignità. Penso anche che le scelte da operare in periodi di emergenza debbano tenere conto delle difficoltà e delle fragilità di chi vive in Casa di Riposo. Ci preoccupa molto infatti che, nell’ultimo anno, cinque ospiti abbiano abbandonato di propria volontà la RSA. Eppure i 60 posti della struttura, tutti accreditati, sono un numero congruo per poter garantire un servizio ottimale. Negare i problemi non è certo il modo per risolverli”…
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