Sì, è proprio il caso di dire che un ottantenne di Trescore Balneario ha trovato l’Uovo di Colombo per andare incontro all’impellente necessità di consumare meno acqua. Come sappiamo, l’espressione ‘Uovo di Colombo’ sta a indicare un modo semplice e banale di risolvere un problema che sembra senza soluzione. Ed è proprio quello che ha fatto il pensionato in questione, che, tra l’altro, di cognome fa Colombo. Lo abbiamo incontrato nel suo appartamento di Trescore.
Giovanni Colombo, da tutti chiamato Gianni, è originario della provincia di Milano ma da decenni è stato ‘adottato’ dalla cittadina termale, dove vive con la moglie, che è nativa di Trescore. Sono proprio state le cure termali di Gianni a farli incontrare (e innamorare) alcuni decenni fa.
I coniugi Colombo vivono in uno dei condomini che sorgono a poca distanza dall’enorme ‘casermone’ che dà il nome all’intero quartiere residenziale.
“Ma noi preferiamo dire che abitiamo nel quartiere ‘Macina’, che è il nome storico di questa zona. Anche se, è vero, molti la inquadrano come la zona del casermone…”
Che lavoro faceva prima della pensione? “All’inizio ero idraulico, che è il lavoro che ho svolto per 13 anni; poi mio fratello, che aveva un’officina, mi ha convinto a lavorare con lui e ci sono stato per 30 anni. Però mi sono rimaste, anche dopo così tanti anni, le conoscenze di base dell’idraulica”.
E, infatti, queste conoscenze hanno permesso a Gianni di trovare (appunto) l’uovo di Colombo, cioè la soluzione a un problema all’apparenza banale: il consumo di acqua del wc. Già, in questi tempi di carenza di acqua, che ormai sta diventando un problema cronico in molte zone d’Italia, assistiamo ad un continuo tam tam mediatico sul fatto che, per consumare meno acqua, è sufficiente fare qualche piccolo accorgimento. Ad esempio, fare il bagno o la doccia con meno acqua. Oppure, evitare di svuotare lo sciacquone ogni volta che si usa il wc.
Ascoltiamo qual è la soluzione trovata da questo ingegnoso pensionato di Trescore. “Tutto è nato in estate, con il gran caldo e la grave siccità che ha colpito tutti noi”.
Una siccità e una carenza d’acqua che, in effetti, continuano tuttora, ovviamente non nelle forme intense della stagione estiva.
“Sentivo continuamente in televisione e leggevo sui giornali – spiega Gianni Colombo – un continuo insistere sul fatto che era necessario contenere il consumo dell’acqua. Si diceva ai cittadini che anche cambiando di poco le nostre abitudini di tutti i giorni si potevano ottenere importanti risultanti consumando meno acqua. Io sono quindi partito con una mia idea che ha riguardato all’inizio solo casa mia. Poi, parlandone con gli altri condomini, alcuni di loro l’hanno apprezzata e mi hanno detto: ‘Interessante, fallo anche a me’. Ebbene, io partivo da una mia idea legata allo sciacquone del bagno, cioè i famosi otto litri di acqua che si fanno partire ogni volta che uno fa i suoi bisogni. Io li ho portati a sei litri, con un risparmio di due litri”.
In pratica, si tratta di un risparmio del 25% del consumo di acqua per quelli che sono i servizi igienici. “Sono due litri risparmiati ogni volta che si va al gabinetto. Nel corso di un anno si arriva a numeri importanti”.
Facciamo due calcoli: se una persona va al gabinetto cinque volte al giorno (ma questo dipende dall’età, dalla stagione, da quanto si beve e si suda), con il metodo ideato da Gianni si risparmiano quotidianamente 10 litri di acqua (30 invece di 40). Sarebbero ben 3.650 litri di preziosa acqua risparmiata da una persona ogni anno. Moltiplicati per milioni di persone si raggiungerebbero numeri da capogiro. …
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 2 DICEMBRE