Urgnano e Martinengo: restituiti ai proprietari gli orologi rubati

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L’8 novembre, i militari del Comando Stazione Carabinieri di Urgnano unitamente a quelli della Sezione Operativa di Treviglio, grazie alla brillante e preziosa collaborazione di un cittadino, hanno rintracciato e deferito all’Autorità Giudiziaria, per ricettazione, due giovani di origini senegalesi trovati in possesso di un orologio, che era stato rubato il 3 ottobre scorso all’interno dello spogliatoio di un centro sportivo.

Il furto era stato patito dal giovane, residente nella bassa bergamasca, che aveva denunciato l’accaduto presso la stazione Carabinieri di Urgnano. Pochi giorni dopo, il ragazzo aveva riconosciuto – in vendita su una nota piattaforma di compravendite on line – il proprio orologio, del valore di circa 400 euro. Fingendosi un acquirente, il giovane si accordava con l’inserzionista ignoto per l’acquisto, pattuendo il pagamento di 250 euro e fissando l’appuntamento per la definizione della compravendita nei pressi della stazione ferroviaria di Bergamo, il pomeriggio dell’8 novembre. Definito l’incontro, l’intraprendente ragazzo informava i militari di dell’Arma di Urgnano,  riferendo loro i dettagli della trattativa.

I Carabinieri della Sezione Operativa di Treviglio, in abiti civili, e i militari in uniforme della Stazione Carabinieri di Urgnano si appostavano nei pressi del luogo convenuto dal ragazzo per l’incontro e, all’arrivo dell’inserzionista, intervenivano bloccando lui e l’amico che l’aveva accompagnato: si trattava di un minore italiano di origini senegalesi ed un maggiorenne senegalese, entrambi gravati da pregiudizi di polizia e residenti nella bergamasca, che nella circostanza venivano trovati in possesso del citato orologio, che veniva così immediatamente restituito al legittimo proprietario.

Le perquisizioni personali dei soggetti fermati consentivano poi di rinvenire anche 3,3 grammi hashish ed una pastiglia di ecstasy. I due giovani venivano denunciati in stato di libertà per la ricettazione dell’orologio rubato, mentre proseguono gli accertamenti volti a ricostruire la dinamica del furto e verificare le eventuali ulteriori responsabilità a carico degli indagati.

MARTINENGO. Quello stesso giorno, intorno alle 02:00 di mattina dell’8 novembre, nell’ambito di servizio perlustrativo per il contrasto dei furti in abitazione, i Carabinieri della Stazione di Martinengo avevano notato un uomo aggirarsi a piedi per le vie del centro di quel comune, il quale, alla vista dell’auto dei militari, aumentava l’andatura come per allontanarsi.

I militari decidevano così di controllarlo, identificandolo in un giovane di origini slave, senza fissa dimora, già noto alla Stazione di Martinengo poiché gravato da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio.

Nelle tasche del predetto, oltre ad alcuni suoi effetti personali, veniva rinvenuto un orologio, corrispondente a quello il cui furto  era stato denunciato due giorni prima, proprio a quei Carabinieri, dal legittimo proprietario, un sacerdote dell’Istituto scolastico “Sacra Famiglia” di Martinengo: infatti, durante la notte del 5 novembre, ignoti si erano introdotti nell’Istituto scolastico, previo danneggiamento di una finestra, e avevano asportato dall’ufficio della vittima il suo orologio, del valore di circa 500 euro.

Grazie alla tempestiva denuncia sporta in Caserma e alla fotografia dell’orologio fornita dal denunciante, i Carabinieri erano stati in grado di riconoscere la refurtiva durante il controllo di un sospettato, restituendola al legittimo proprietario. L’uomo trovato in possesso dell’orologio veniva deferito in stato di libertà per il reato di ricettazione.

In entrambe le circostanze la collaborazione tra Cittadini e Carabinieri ha contribuito in modo determinante al recupero della refurtiva ed alla individuazione dei presunti responsabili.

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