VAL CAVALLINA: scoppia il caso MONASTEROLA: è costruita sul demanio Il Consorzio chiede 300 mila euro ai tecnici

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Non era nata sotto una buona stella e finisce ancora peggio, la telenovela dell’ex Monasterola, ristorante acquisito nel 2008 dalla Comunità Montana della Valle Cavallina sta vivendo in questi giorni un’altra pagina tragicomica. Il Consorzio Servizi Valcavallina, che detiene la proprietà della struttura posta sul lago di Endine a Monasterolo del Castello, ha scoperto che l’ex ristorante sarebbe costruito per buona parte su area demaniale.

Peccato che questo particolare sarebbe sfuggito al momento dell’acquisto, così il Consorzio sta per avviare una causa contro lo Studio Messina di Clusone che ai tempi dell’acquisizione dello stabile aveva fornito una perizia estimativa sul valore dell’immobile senza però dire che era realizzato in parte su area demaniale.

Per capire bene questa lunga vicenda bisogna tornare al 2007 e partire da lì, al momento dell’acquisizione. La Monasterola era stata acquistata con l’idea dir realizzare qui un centro turistico della valle Cavallina con tanto di centro didattico e laboratorio per i Bufo Bufo (per usare almeno qui i microscopi e le altre attrezzature ottenute con il progetto ‘Life tre Laghi’ rimaste per anni incelofanate e mai utilizzate). Poi è arrivata la rivoluzione delle Comunità Montane, la fusione delle tre Comunità Montane dell’alto e basso Sebino e della valle Cavallina in quella dei Laghi Bergamaschi, la nascita del Consorzio e il pasticciaccio tutto all’italiana della Monasterola, di proprietà del Consorzio ma in uso alla Comunità con fondi persi per questa ambivalenza e una struttura rimessa a posto in parte che è rimasta di fatto inutilizzata.

Infine la mazzata dell’Icla, la causa milionaria persa dall’ex Comunità Montana (…)

SU ARABERARA IN EDICOLA PAG. 42

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