Presentata a Palazzo Lombardia la Val del Riso Trail, una corsa che permette di attraversare luoghi spettacolari e caratterizzati dalla presenze di antiche miniere estrattive, parte integrante del tracciato su cui si sfideranno gli atleti.
La gara è in programma domenica 20 ottobre, con partenza alle ore 9.30 e arrivo a Gorno, sede all’Ecomuseo delle miniere in Val del Riso. Il percorso è di 21 km con circa 1.000 metri di dislivello.
All’incontro con la stampa sono intervenuti gli assessori regionali Barbara Mazzali (Turismo, Marketing territoriale e Moda) e Paolo Franco (Casa e Housing sociale). Con loro anche Mario Poletti, titolare della società organizzatrice Fly-Up Sport, e a Lina Cabrini, presidente del Gruppo folklorico Taissine di Gorno.
Recupero ad uso turistico
“Gli investimenti effettuati negli ultimi anni da Regione Lombardia per il recupero ad uso turistico delle miniere – ha sottolineato l’assessore Mazzali – un patrimonio che vogliamo valorizzare e far conoscere ai turisti che vengono in Lombardia da ogni parte del mondo e ci chiedono di raccontare luoghi sempre più nascosti”.
“Un evento outdoor che ci racconta – ha proseguito Mazzali – come Gorno, cuore pulsante della Val del Riso, così come accade in Val Camonica, sia un palcoscenico che narra un territorio e merita di essere conosciuto da chi arriva in Lombardia”.
Le antiche miniere
“Le antiche miniere della valle, tra cui la storica Costa Jels – ha proseguito Mazzali – non sono solo testimoni silenziose di un passato industriale florido. Rappresentano infatti oggi un fulcro attorno al quale costruire esperienze turistiche autentiche e dal fascino senza tempo”.
“Siamo abituati a vivere nel bello – ha chiosato Mazzali – al punto tale che spesso lo diamo per scontato ma ciò che per noi è ‘normale’ per chi arriva da Oltreoceano è un’esperienza straordinaria. Raccontarlo diventa quindi strategico, perché la scelta di un luogo o una destinazione oggi dipende da questo”.
La Val del Riso Trail
“Una competizione – ha detto l’assessore Franco, nel suo intervento – che unisce idealità importanti. La montagna e le valli sono palestre di vita, esprimono valori, come la sportività, la fatica e la voglia di stare insieme. Elementi che si uniscono idealmente e nel ricordo alla necessità di un tempo, tutto fuorché ludiche, quando la miniera era un luogo di lavoro, di fatica per conquistarsi il pane quotidiano. L’intera comunità locale era vocata a questa unica opportunità, la miniera, per poter mantenere la famiglia. Questo evento sportivo oggi è importante e significativo anche per rivitalizzare investimenti che la Lombardia ha fatto negli anni in misura significativa in questi territori”.
Corsa nelle miniere
“E’ una gara unica, eccezionale come trial, – ha aggiunto Franco – particolarmente suggestiva perché entra per ben 700 metri nelle miniere. Far correre gli atleti qui significa veramente aver vissuto in parte quelle fatiche quotidiane della nostra gente, che entravano e uscivano per portare fuori il materiale scavato. Vengono i brividi perché lì lasciavano non solo l’anima ma anche il corpo. Solo andando a visitare il museo, e sentendo le testimonianze si può capire che vita era allora. L’operosità della nostra gente, l’andare avanti comunque era tra le caratteristiche apprezzate dagli imprenditori di quel tempo. Quando le venature di minerale si fermavano accadeva che i minatori bergamaschi venivano chiamati anche a lavorare all’estero, confermando quelle doti di laboriosità e impegno che da sempre contraddistinguono i bergamaschi”.
Grande impegno e collaborazione
“Grande l’impegno – ha sottolineato concludendo l’assessore Franco – della società organizzatrice. La Fly Up infatti lavora lasciando sul territorio le marginalità e le economie che derivano dalla competizione. Assicura contestualmente il giusto contributo a chi ha offerto localmente la propria collaborazione”.