VAL DI SCALVE – COMUNITA’ MONTANA – RETROSCENA – Scoppia il caso Ufficio tecnico unico. Schilpario contesta la convenzione. Sfiorata la crisi di maggioranza

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Si è sfiorata la crisi nella maggioranza di Schilpario. La ragione del contendere però non riguarda Schilpario direttamente, ma la Comunità Montana dove praticamente si è creata una… maggioranza che vede sempre Schilpario in… minoranza (3 a 1). Ma finora questo aspetto era passato sotto traccia fino a quando nei giorni scorsi è arrivata la ragione del contendere, il rinnovo della convenzione tra i quattro comuni per l’ufficio tecnico unico (ATU che dovrebbe stare per Ambito Territoriale Unico). Adesso tra tecnici che se ne vanno e tecnici che vengono delagti dai Comuni, il rinnovo dell’apparato è totale. Ma non è questo il punto in discussione. La nuova convenzione prevede un impegno decennale e addirittura una penale di 50 mila euro per il Comune che volesse ritirare la delega alla Comunità Montana per questo servizio.

C’è chi racconta che la proposta iniziale fosse anche più “pesante”, durata della convenzione per 99 anni e penale di 200 mila euro o giù di lì. Sono stati proprio il sindaco di Schilpario Marco Pizio e il delegato in Giunta Anselmo Agoni a far ridurre i termini di durata (10 anni) e l’importo della penale (50 mila euro). Ma questo non è bastato. In Consiglio Comunale a Schilpario si è scatenata la bagarre interna con una controproposta: durata massima di 3 anni rinnovabile di tre anni in tre anni e nessuna penale. Difficile che questa proposta venga accettata dagli altri tre Comuni di Azzone, Colere e Vilminore che invece la convenzione così com’è l’hanno già approvata…

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