Già di nostro, nella quantità, una percentuale, sia pure minima, di imbecilli bisogna metterla in conto. Basta dare l’occhiata quotidiana ai social. Che ci sia ancora qualcuno che le proprie frustrazioni le scriva sul muro è un residuo quasi da archeologia comunicativa. C’è chi ha così poco da dire che quel poco tanto vale scriverlo in grande. Se poi lo scrive sul muro di cinta del cimitero, è anche un oltraggio alla memoria storica del paese. Memoria? Oggi vivono tutti il presente, il passato è solo fastidioso, il futuro meglio non immaginarlo. Poi il contenuto. A parte la grammatica che anche sui post di facebook ha esempi eclatanti di ignoranza, anche il contenuto in questo caso è del tutto incomprensibile. La strada della Valnotte è stata realizzata negli anni ’90 e per Vilminore ha consentito un risparmio di manutenzione di chilometri e anche per Colere (la strada, lo ricordo per quello che ha fatto la scritta) è di competenza provinciale. Se c’è carenza di manutenzione, quindi, bisogna saper individuare i responsabili.
SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 25 AGOSTO