VAL DI SCALVE – E il Covid fece altre tre “vittime”: le Fiere Un “putiferio” di turisti alla Diga del Gleno

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Un’invasione o “un putiferio di gente” come dice il presidente della Comunità Montana di Scalve e sindaco di Vilminore Pietro Orrù. Il riferimento è ai turisti che salgono alla Diga del Gleno.

“Abbiamo problemi per i parcheggi in paese, il campo sportivo pieno e tutti i parcheggi occupati. Tre pulmini della ditta soverese che ha vinto l’appalto domenica (28 giugno) hanno fatto su e giù dal capoluogo a Pianezza. Eravamo stati criticati quattro anni fa quando abbiamo istituito il servizio e al Comune era costato 11 mila euro. Adesso non solo al Comune non costa nulla, ma il 5% degli incassi giornalieri va alla Pro loco. Domenica hanno preso il pulmino più di 700 persone, aggiungete quelli che salgono da Bueggio e vanno a piedi da Vilminore. Alla Diga non c’è alcun problema di assembramento talmente è vasta la zona. Un’altra critica era che non c’è indotto per i commercianti. Finchè i numeri erano fermi a qualche decina di persona magari no, ma quando superano il migliaio non fosse che l’1% che prende il caffè o il panino e già c’è un indotto. Mi dicono anche anche a Schilpario ne risentono, l’ostello ospita gente che poi la mattina sale alla Diga del Gleno”.

Pietro Orrù per il giorno del suo onomastico ha dovuto annullare la grande fiera di S. Pietro, co-patrono della parrocchia….

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