VAL DI SCALVE – IL CASO – E’ sempre di più la valle del petrolio (idroelettrico): ed è scattata “la protesta dei pesci di fiume”

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Cinque anni fa (aprile 2015) pubblicavamo due pagine sulle centraline della Valle di Scalve. Era un caso in quanto c’erano all’epoca 9 tra centrali e centraline in funzione e si registravano 23 richieste. Adesso sono in corso lavori per realizzarne tre di quelle richieste e le autorizzazioni per altre sono al vaglio della Provincia, l’ente autorizzato a rilasciarle. Il 25 luglio è scattata la protesta generalizzata in tutta la Lombardia, chiamata “protesta dei pesci di fiume”. In valle di Scalve il sit-in organizzato dall’ASD (l’associazione pescatori della valle), che conta una sessantina di aderenti, di cui 9 fanno parte del direttivo, si è svolto sul torrente Vo’. Il Presidente Luca Belingheri: “Ci siamo ritrovati alla centralina del Vo’”.  Sono due le centrali in quella zona realizzate da Resolar (una società con sede a Ponte Nossa) sul Vo’ (303,09 Kw previsti) e sul Dezzo (671,37 Kw). “L’aspetto grottesco è che avevamo detto a suo tempo che il Vo’ non avrebbe garantito l’acqua sufficiente. Non ci hanno ascoltato. La centralina sul Vo’ in questi giorni è ferma, non c’è acqua. Più di mezzo secolo fa avevano addirittura progettato di sfruttare una sorgente del Vo’ per l’utilizzo di acqua minerale. Ma adesso il Vo’, per ragioni climatiche, non ha più la portata di un tempo. Il che vale in generale. Qui dobbiamo metterci d’accordo. Si vuole fare turismo e al tempo stesso svendere il territorio? La centralina del Saccolino, che si sta realizzando in queste settimane, di fatto cancella una cascata. Anni fa si è fatta una balconata sull’orrido della Via Mala, dove si va ad ammirare rocce e acqua, togliete l’acqua e non so cosa andranno a vedere i turisti, le rocce? Perché il DMV (il deflusso minimo vitale del 10% è insufficiente. Poi c’è la centralina sul Dezzo, la presa sotto Dezzolo e il rilascio sotto la centrale del Dezzo, dopo il santuario…

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