VAL DI SCALVE – LA STORIA /2 – GIOVANNI GIUDICI, VILMAGGIORE Giovanni, 60 anni e le sue 70 mucche Vicepresidente dell’Associazione Allevatori Bergamaschi: “Mi mancano i tempi in cui ogni mucca la chiamavi per nome ma ora ci sono aiuti che noi giovani ci sognavamo”

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Giovanni Giudici, allevatore ‘storico’ della Val di Scalve e vice-presidente dell’Associazione Allevatori Bergamaschi nonché leader degli allevatori di razza Bruna, di anni ne ha una sessantina.

Ho cominciato da ragazzo, mio padre lavorava all’Anas ma in famiglia abbiamo sempre tenuto qualche mucca, e nello stesso tempo si dava una mano ad uno zio che invece faceva solo l’allevatore e di bestiame ne aveva di più. A 18 mi sono intestato del nostro piccolo allevamento ed ho avviato l’azienda, cui si sono aggiunti via via i miei fratelli, Felice e Cesare, quest’ultimo nel ’90 quando abbiamo costruito la stalla nuova. Quando poi lo zio ha chiuso la sua azienda, abbiamo inglobato anche quella e siamo andati avanti, sempre apportando all’attività investimenti e migliorie, ovviamente con fatica e sacrifici che oggi mi fanno un po’ invidiare i giovani agricoltori i quali possono contare su aiuti che noi nemmeno ci sognavamo… Ora di mucche ne abbiamo una settantina, 35 da latte e 35 manze. Difficoltà certo ce ne sono sempre state, però il fatto di avere la cooperativa ci ha spesso sostenuto…

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