Colere commissariato senza passare dal “via” (come nel Monopoli). Azzone e Schilpario liste uniche. E siccome non ci si vuole far mancare niente c’è in giro nei due Comuni gente che sta facendo propaganda aperta perché non si vada a votare. Il traino delle Europee è relativo, uno può scegliere di ritirare solo quella scheda e rifiutare la scheda delle comunali. Si ha un bel dire che chi adesso rifiuta di votare poteva pensarci prima, magari presentare una propria lista, insomma metterci la faccia: esprimere malcontento per l’unica lista in campo serve solo a favorire un eventuale commissariamento. Sentito uno rispondere: “Così facciamo quello che vogliamo”. Sbagliato sia dal lato etico che da quello pratico. I commissari prefettizi sono funzionari, prima di mettere la firma su qualsiasi delibera, valutano non tanto il pro e il contro, ma puntigliosamente se è nella forma e nella sostanza conforme alle norme vigenti, il buon senso non è compreso nella delega che hanno ricevuto. Inoltre non conoscono il territorio, non conoscono le persone e nemmeno si impegneranno più di tanto a farlo, visto che sono lì aspettando le nuove elezioni. E c’è un ulteriore aspetto: in valle ci verranno non certo con entusiasmo, dovendosi sobbarcare un viaggio che in certe stagioni non è certo un passeggiata. Magari a Colere si potrebbe dire che tanto hanno avuto per cinque anni un sindaco che hanno visto poco e quindi non cambierebbe molto. Fatto sta che questo aspetto negativo si prolungherà di un altro anno…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 24 MAGGIO