(p.b.) Il giudizio più impietoso lo dà un politico: “Comunità Montana? Non conta un fico secco. Gli unici enti che investono sul territorio sono la ex Asl e le ex Aziende Ospedaliere, il Bim e Uniacque”. Tenete a mente questo giudizio per capire che tutto quello che è successo in queste settimane in valle Seriana è poco più che aria fritta, ma è stata meglio del Pokemon, tutti alla ricerca di accordi sottobanco, candidati e alleanze improbabili. E alla fine ecco il governo di unità vallare, tutti insieme anche se poco appassionatamente. E se ci sono tutti sono tutti vincitori. Ma non c’è il bottino da spartire. La Lega si è mossa pesantemente all’inizio, contando sulla vittoria ad Alzano (dove però ha vinto più di lei Forza Italia) e Ardesio. Poi ha fatto retromarcia quando è apparso chiaro che non la seguiva l’alleata Forza Italia. Quindi è dovuta rientrare precipitosamente nel “pastone” generale guidato dal sindaco di Parre Danilo Cominelli scelto perché una figura non particolarmente legata ai partiti, non sicuramente alla Lega che ha sconfitto nelle elezioni del paese. Ma in ballo per la candidatura a presidente ad un certo punto era Paolo Olini che andava bene a tutti per dare un segno di governo istituzionale, Clusone è la capitale dell’alta valle. Andava bene a tutti tranne alla… Lega. Si racconta di un veto che divideva il partito e quindi non se n’è fatto nulla…
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