E’ finito l’idillio tra la sindaca Romina Riccardi e il suo ex vice sindaco Walter Sempernboni, nel corso dell’ultimo consiglio comunale se ne sono tirate addosso di tutti i colori. Ecco i due interventi.
Walter Semerboni
Ho scritto e leggo a voi questa lettera affinché si possa dirimere il ruolo che un consigliere debba tenere all’interno del Consiglio comunale. Non lo faccio sicuramente con spocchiosità, visto che sono sicuro e certo di come tutti i componenti di questo Consiglio, maggioranza e minoranza, sappiano meglio del sottoscritto quali siano i diritti e i doveri che il ruolo di consigliere comporta. I consiglieri comunali hanno diritti di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del Consiglio comunale e sono titolari dei poteri di sindacato istruttivo, attraverso la possibilità di presentare interrogazioni ed interpellanze, nonché di proposta mediante la formulazione di mozioni e ordini del giorno. Il consigliere comunale ha diritto di ottenere dagli uffici comunali e dagli enti ed aziende, dipendenti o controllate dal Comune, tutte le notizie ed informazioni in loro possesso. Sono rimasto dispiaciuto nell’aver chiesto, al termine del consiglio comunale precedente, chiarimenti su varie situazioni che io, ma pure altri consiglieri avevano piacere di sapere, e di avere ricevuto risposte scontrose, rancorose, culminate sulla mia poca dedizione e presenza nel ruolo di consigliere e per questo non “autorizzato” a dover chiedere nessuna delucidazione in merito ad alcune criticità, presunte o reali da me ravvisate. Sottolineo come il sottoscritto si sia impegnato e continuerà a farlo al massimo delle proprie possibilità, coerentemente con il tempo che purtroppo o per fortuna il lavoro mi ha concesso e mi concederà…
La sindaca: “Caro Walter, cambia atteggiamento, le tue battaglie girano sempre intorno a te stesso”
Il Consiglio comunale è l’organo di indirizzo e controllo politico – amministrativo del Comune ove i membri hanno il compito e il dovere , se non competenze limitate alla discussione di atti precisi e fondamentali. Il presidente del Consiglio comunale può leggere comunicazioni che non riguardano i punti all’odg, quindi il Consiglio non prevede che i consiglieri leggano o rispondano a lettere o comunicazioni che non riguardano gli argomenti previsti, per dare pubblicità a proprie rimostranze che vanno discusse in altre sedi, tanto più se vengono da un consigliere di maggioranza che il confronto lo deve cercare con il confronto diretto ed verbale col suo di gruppo, con modi educati e toni tranquilli. Ho scelto di fa leggere questa lettera al consigliere Semperboni perché la non lettura verrebbe strumentalizzata. In un anno e mezzo di amministrazione svolta con impegno e passione gli unici problemi che abbiamo avuto sono con il consigliere Semperboni, problemi non riguardanti tanto l’attività amministrativa, ma piuttosto relativi alle osservazioni che lo stesso ha fatto con ormai quasi tutti i consiglieri offendendoli personalmente e pesantemente o per il lavoro fatto o non fatto, senza guardare quello che lo stesso fa prima di giudicare il compito o il lavoro altrui: in Comune non hai mai preso in mano un fascicolo o portato avanti un lavoro, non hai mai presenziato alle riunioni per approfondire gli argomenti e capire le motivazioni delle scelte…
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