Continuano a crescere il malessere ed il disappunto della popolazione per le modalità con cui il dott. Natalino Presepio sembra esercitare la sua professione di medico di base: i pazienti lamentano soprattutto il fatto che, pur presentandosi all’ambulatorio di Valbondione dopo aver prenotato regolarmente una visita, spesso il medico non si faccia trovare in sede, cosa che ovviamente comporta un notevolissimo disagio, se si pensa, per esempio, alla distanza ed alla strada che deve percorrere inutilmente avanti e indietro chi viene da Lizzola. Capitano inoltre episodi particolarmente penosi, come questo che ci racconta Walter Semperboni:
“Recentemente un paziente oncologico appena dimesso dall’ospedale dopo un intervento chirurgico si è recato dal dott. Presepio per farsi prescrivere le ricette delle medicine che gli servivano ma, in mancanza di prenotazione – dall’ospedale da cui era appena uscito non aveva potuto prenotare – il medico ha rifiutato di riceverlo. Una signora che attendeva il suo turno – ovviamente prenotato – si è allora offerta di cedergli il suo posto, ma anche quest’iniziativa è stata bloccata dal medico, e non è servito a nulla il fatto che anche la generosa signora abbia poi minacciato, indignata, di non accedere al servizio, come poi in effetti ha fatto”.
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