“Tutto è cominciato quando una delle responsabili dell’Ufficio turistico ha compiuto il gesto inqualificabile di mandare via i parrocchiani dalla loro chiesa – dice Natalia Ratti, la pianista che la sera del 16 agosto scorso doveva tenere un concerto di musiche di Morricone nella chiesa di Fiumenero, frazione di Valbondione -. Sosteneva che la chiesa, nel caso specifico, era diventata un ‘teatro’, e come tale, senza green pass nessuno vi potesse accedere….”.
Delle decine di persone accorse per ascoltare il concerto – che doveva aver luogo all’aperto ma che era stato spostato in chiesa a causa del meteo incerto – alcune avevano a questo punto deciso di andare a casa a prendere il documento, mentre altre si sono accomodate nell’edificio sacro, forti del fatto che anche per partecipare alle funzioni religiose il green pass non è previsto.
“ Di qui le proteste e la discussione, che ben presto è degenerata, col gruppetto dei ‘talebani del green pass’ che incolpavano me, che sono notoriamente contro questo tipo di normativa e che non l’ho mai richiesto per i partecipanti alle mie esibizioni – commenta la musicista –. Mi ha stupito anche il silenzio del parroco, forse un suo intervento avrebbe evitato l’incresciosa situazione“….
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