Con rabbia scrivo questa lettera, ma non con la rabbia di chi non ricopre più il ruolo da Vicesindaco del proprio Paesello. Scrivo questa mia con la rabbia di Paesano che non si capacita del come e perché la signora sindaca se ne freghi del proprio Paese, dei propri Cittadini e dei propri Turisti.
Purtroppo il predicare bene e razzolare male sta facendo regredire il Paesello a vista d’occhio.
Il disinteressarsi delle problematiche ed il continuare a dire “non è colpa mia”, non risolve i problemi ma li acuisce.
Non è possibile constatare come chi abbia deciso di impegnarsi a tempo pieno e quindi con relativo stipendio (addirittura aumentato dopo pochi mesi), non presenzi ad una riunione importante come quella di lunedì 6 settembre, dove venivano decise le sorti della filiale di Valbondione di Intesa San Paolo. Non è possibile esortare i propri Paesani a “combattere”, se poi nel pieno della “Battaglia”, chi ci rappresenta indietreggia o si nasconde o peggio, come successe a Caporetto, non riesce a “leggere” gli eventi.
Per questo Generale Cadorna, ops mi scusi, sindaca di Valbondione, al prossimo Consiglio Comunale sarebbe il caso desse le dimissioni….
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