VALBONDIONE LETTERA “Ecco come stanno i profughi a Lizzola, mi ricordano ‘Le mie prigioni’ di Silvio Pellico, ringrazio chi ha restituito il portafoglio a mio padre”

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Anzitutto,

Buon Anno ai lettori e poi questa mia per precisare e sottolineare alcune inesattezze sulla vicenda del portafoglio trovato e restituito da un profugo in quel di Lizzola.

Credo e sono fermamente convinto come non ci sia e non si debba parlare di nessuna fiaba,

ne tantomeno di nessun oppositore o oppositori di profughi o presunti tali;

Non esistono fiabe perché siamo purtroppo nella realtà

e la realtà certifica come a Lizzola,

Paesino di 140 anime si sia arrivati ad ospitare ben oltre 100 profughi o presunti tali.

Leggendo le dichiarazioni di alcuni dipendenti di Cooperative,

in questo caso la Ruah,

si viene proiettati nel mondo surreale delle fiabe e mai come in questo caso la fiaba piu appropriata potrebbe essere quella di Collodi in “Pinocchio” con la differenza che a questo non cresce il naso ne tantomeno arrossisce il volto.

I profughi o presunti tali ospitati in quel di Lizzola ed in molti Paesi della Bergamasca non svolgono nessun lavoro,

 o non quanto qualcuno vorrebbe far credere con scatti fatti ad “hoc” per certificare false realtà;

Per altro a questi esseri umani nulla viene garantito se non vitto e alloggio,

per contro ad alcune cooperative e ad albergatori viene garantito un lauto guadagno….

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