La scritta in questione, – perché dire ‘la scritta dello scandalo’ suonerebbe forse un po’ esagerato – è ancora lì, nella bacheca all’entrata della parrocchiale: “Questi giorni di vergogna saranno studiati sui libri di storia – c’è scritto, a firma della nota scrittrice Michela Murgia, – per la disumanità, per l’odio organizzato contro l’umile, l’affamato, il debole, il perseguitato, l’emarginato che cerca giustizia. Per la gara a chi aveva la pensata più crudele. Per la pavidità dei complici di quell’odio, quelli che uno stipendio da parlamentare vale più delle vite umane”.
Lo sdegno della scrittrice la fa concludere con una considerazione sulla Madonna, “che l’unica volta che ha parlato di Dio nel Vangelo lo ha fatto per dire da che parte stava: quella degli ultimi, non quella di chi li perseguita”.
Uno scritto che evidentemente risale ai giorni del famoso decreto Salvini al quale farebbe pensare anche l’accenno allo ‘stipendio da parlamentare’. Ma se il riferimento al Vangelo è sicuramente piaciuto al Parroco (risulta però solo “Amministratore Parrocchiale”) don Michele Rota, che questo scritto ha affisso in bacheca, non è piaciuto ad alcuni Valbondionesi, che vi hanno colto un riferimento esplicito alla vicenda degli immigrati presenti da anni sul loro territorio.
Come per esempio Walter Semperboni, ora vice-sindaco, che ha criticato aspramente fin dall’inizio, quand’erano ospitati in più di cento a Lizzola, la gestione degli immigrati, gestione che, a suo parere, favoriva anche speculazioni poco chiare da parte di chi li ‘accoglieva’, e che ha postato su facebook questo messaggio “Io penso che il parroco di Valbondione stavolta abbia veramente ‘pisciato fuori dal vaso’… Ma come si permette di esporre nella bacheca della Chiesa il pensiero di tale Murgia, a quando Saviano? Lo stesso parroco che non vorrebbe vedere gli Amministratori neo-eletti con la fascia da sindaco, lo stesso parroco che non vuole andare a fondo sui soldi scomparsi o mal utilizzati nella Parrocchia di Lizzola… A questo parroco semplicemente dico – Si vergogni lui… Non faccia politica in none di Dio”.
Ancor più pesante va giù il settantenne che sta sistemando la legnaia e che dichiara senza mostrare il minimo imbarazzo: “Per gli immigrati ci vorrebbe ancora Mussolini: una bella buca grande, dentro tutti e poi via, dare fuoco, risolto il problema senza tante storie… Dovrebbero starsene tutti a casa loro a lavorare, e non venire qui a bighellonare tutto il giorno e a mangiare a nostre spese!”….
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