Spunta un documento datato 1955, per l’esattezza 29 gennaio 1955, un verbale di deliberazione del consiglio comunale di Valbondione, in oggetto l’esame e l’approvazione del progetto stralcio strada Lizzola-Malga Flesio-Passo Manina. E allegato c’è anche la tavola del disegno, redatto dallo studio tecnico dell’ingegner Tarcisio Pacati e dal geometra G. B. Guatterini. Il sindaco DI Valbondione allora era Pietro Semperboni e in consiglio sedevano per la maggioranza Lorenzo Bonacorsi, Giacomo Piffari, Rocco Morandi, Bortolo Moraschini, Simone Alberti e Taddeo Conti. Per la minoranza Giovanni Rodigari, Luigi Bonacorsi, Angelo Semperboni, Ferdinando Simoncelli e Bettino Piffari.
Sul tavolo la questione del valico della Manina, che ora è tornata prepotentemente di moda, tanto che la nuova amministrazione di Valbondione in questi giorni ha fatto un clamoroso annuncio: “Cambieremo il PGT, inizieremo lo studio di fattibilità e poi partiremo alla ricerca dei soldi”, parola di Walter Semperboni, vicesindaco di Valbondione, agguerrito più che mai per portare a casa l’opera: “Se non si comincia non si finisce, quindi da qualche parte dobbiamo pur cominciare”. Semperboni ci ha portato i documenti del 1955: “Era già tutto nero su bianco”.
Già. Progetto inviato e autorizzato dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, incartamenti mandati all’Ufficio Provinciale del Lavoro di Bergamo, all’Ufficio del Genio Civile e alla segreteria del Comune di Valbondione. E viene messo nero su bianco… l’urgenza dell’opera e la parola urgenza 64 anni dopo fa sorridere…
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