VALBONDIONE – Walter Semperboni come non l’avete mai visto: “Mio padre, quel pacco di Natale portato in casa di Riposo, l’onestà come valore e il mio ‘caratteraccio’”

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Walter Semperboni è chiassoso, arrabbiato, entusiasta e potremmo andare avanti a buttare lì aggettivi per ore. Ma è una persona schietta e con la sua consueta schiettezza arriva in redazione un sabato mattina di gennaio. Vuole raccontare la sua Valbondione a pochi mesi dalle elezioni dove si presenterà come candidato sindaco: “Io non ce l’ho con nessuno, o meglio, ce l’ho solo con i disonesti”. Walter Semperboni sta zitto qualche secondo e racconta con gli occhi lucidi: “Sai, io la passione per la politica, per la vita amministrativa l’ho presa da mio padre, per 10 anni vicesindaco di Valbondione, lui mi ha trasmesso i valori dell’onestà e io su quella non transigo. Ricordo sempre un episodio che mi porto nel cuore, ero piccolo, in casa eravamo in 4 e lavorava solo mio padre, non abbiamo mai patito la fame ma certo non navigavamo nell’oro, mancava poco a Natale e un giorno arrivò a casa un cesto enorme, c’era una lettera sul cesto, la mamma disse a noi figli di non toccarla e di non toccare il cesto fino a che non sarebbe tornato papà dal lavoro. Papà tornava col pullman il venerdì sera, noi guardavamo il cesto con l’acquolina in bocca, c’era davvero di tutto, lui arrivò, aprì la lettera, era il cento di un ingegnere che doveva fare un lavoro all’acquedotto di Lizzola. Mio padre disse ‘non toccate niente’, il giorno dopo ha portato il cesto al ricovero di Valbondione, noi siamo rimasti così, con l’acquolina in bocca e una lezione di onestà che ho sempre portato con me”. Vedere Walter commuoversi non è roba di tutti i giorni, anzi, qualche secondo e Walter torna sulla Valbondione attuale: “Io non voglio fare casino, io voglio solo che le cose funzionino e che siano fatte con tutti i crismi ma così non è…

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