“Vorrei avere gli occhi / di tutti gli schiacciati, /dei cacciati dagli altri, /dei mai adeguati, dei / fraintesi e degli offesi, /dei privati di riposo, /dei morti d’indifferenza /o d’arroganza o fretta.
Vorrei avere quegli occhi /sbarrati e un po’ randagi, /farne quasi una bandiera, /la speranza di un riscatto; /non in un mondo a venire / ma nei giorni che cammino, /quelli che scappano di mano,/ quelli che appena sfioriamo”
Domenico Carrara che impastava versi come fosse pane caldo al mattino, per sfamare il cuore, Domenico era arrivato qui per lavorare come collaboratore scolastico nella scuola di Berzo Inferiore, una laurea in tasca, la poesia nel cuore…
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