di Luca Mariani
Argentini, tedeschi, messicani, spagnoli, francesi, svizzeri, qualche turco e naturalmente tanti italiani. Donne con i capelli già grigi, ragazzi senza barba, uomini con lunghi rasta scuri, bambine e ragazzine con i visi lisci e vivaci. A Valcanale un gruppo variopinto, colorato e assai variegato è quello che ha partecipato all’edizione estiva del Rainbow Gathering italiano.
«È un raduno nato nel 1972. Secondo la profezia degli indiani Hopi, quando tutta la Terra sarà devastata e inquinata, tutti gli esseri di tutti i colori, ovvero la comunità Arcobaleno, si riuniranno in pace, celebreranno la natura e daranno il via alla nuova vita.» Spiega Giuggiola con il suo sorriso serafico e la voce armoniosa. «Alla conclusione del raduno primaverile due persone di questa zona hanno proposto di fare proprio sulle montagne lombarde il ritrovo successivo.» Racconta ancora la donna nemmeno quarantenne coperta da un lungo vestito blu in tessuto leggero che sfiora soltanto le ciabatte vissute. «Tutti assieme, attorno al falò abbiamo approvato questa idea. Allora c’è stato lo scuoting del posto adatto…
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