Da zona bianca a zona rossa in tre settimane. Senza passare dal via. Come fosse un Monopoli dove giocarci sopra la salute. Succede a Valgoglio, 585 anime nel cuore dell’Alta Val Seriana, chiuso al mondo esterno da giorni con il fiato sospeso. Il Covid è tornato. E in queste percentuali da guinness dei primati, pare tornato solo qui. Il resto della Valle Seriana continua ad avere dati da zona gialla arancione. Ma quassù non ci si arriva certo per caso. Quassù bisogna venirci per qualcosa. Certo, la bellezza del paesaggio è un invito a nozze ma non è certo stata quella la causa dell’epidemia dei giorni scorsi in questo splendido fazzoletto di terra. Qui il covid hanno imparato a conoscerlo presto, un anno fa, qui il primo cittadini, Angelo Bosatelli giusto un anno fa finiva in terapia intensiva, uno dei primi sindaci a contrarre il covid in maniera forte. Una battaglia quella di Angelo Bosatelli che è durata parecchi giorni, Bosatelli che dal letto di ospedale non ha mai smesso di comunicare con la sua gente che gli aveva fatto da guscio e lo aveva spronato. Ora un anno dopo l’incubo sembra tornare. E questa volta torna insieme ai social che si trasformano in cronisti di un paese che oltre che impaurito sembra a tratti incattivito. Le voci che circolano sul web parlano chiaro, Luigi che sembra saperla lunga, il 28 febbraio scrive: “A Valgoglio c’è stato un convivio privato in una casa vacanza per assegnare una cittadinanza onoraria, è successo un paio di settimane fa e hanno partecipato sindaco e amministratori. I proprietari dopo pochi giorni sono risultati positivi al Covid 19, ma ormai il danno era stato fatto e diversi amministratori comunali e le loro famiglie avevano già contratto il Covid 19. Forse era meglio fare una videochiamata per conferire la cittadinanza onoraria, ma la giunta ha preferito la festa in presenza! Chi è causa del suo mal pianga se stesso”. Longino gli risponde: “Luigi, già parecchie volte ha rinviato qui questo post ‘denuncia’ permettimi una domanda, ma tu hai segnalato il fatto da descritto qui?’. Tanto è bastato innestare un giro di notizie che poi come succede sempre in questi casi si è gonfiata di bocca in bocca e si era addirittura parlato di più 35 persone alla riunione, numeri spropositati, prontamente smentiti dal sindaco Angelo Bosatelli che ha spiegato che il 28 gennaio ci si era trovati nel salone di una casa vacanza di 200 metri quadri, in un incontro di poco più di un’ora con Franco Nembrini, lo scrittore, e sarebbero stati in tutto in 9, incontro per discutere anche della consegna della cittadinanza onoraria a Nembrini, uno dei principali studiosi di Dante, di cui quest’anno ricorrono i 700 anni della morte. Ma il 10 febbraio uno dei partecipanti alla riunione era stato trovato positivo ma, sempre secondo Bosatelli, ATS avrebbe escluso che all’epoca dell’incontro, si parla del 28 gennaio, potesse già essere positiva. Ma da questo incontro le voci si sono moltiplicate a dismisura. Cosi come il contagio. Che nei giorni scorsi era arrivato a toccare il numero di 34 positivi, 6 ricoverati, nessuno in terapia intensiva. Poi in questi giorni il contagio è diminuito, cosi come i positivi e i ricoverati stanno tornando a casa. …
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