A Valgoglio si fanno i vaccini. A tutto il paese. Dai 18 ai 79 anni, con buona pace di tutte le altre zone. E qui, senza offendere nessuno, sorge spontanea una riflessione. Se è vero come sembra che il contagio è partito (ma non dimostrabile) come sostiene qualcuno da una riunione che ha prodotto assembramento, è altrettanto vero che ‘premiare’ con il vaccino dove c’è stato una negligenza non è una gran cosa e tantomeno un grande esempio. Ma tant’è. E cosi qualche lamentela è arrivata in redazione “Noi siamo qui ligi al dovere – scrive una donna di Gromo – non ci muoviamo, rispettiamo tutto e mio padre che è ultraottantenne aspetta il vaccino da un mese e nella vicina Valgoglio vaccinano tutti. Non ci sembra giusto”. Il sindaco Angelo Bosatelli non ha perso tempo, a circa un mese dal vorticoso aumento dei contagi ha portato i vaccini a tutta la popolazione. I casi nell’ultimo conteggio erano 26 su 600. Un numero ancora importante per un paese di 600 abitanti, anche se di casi gravi non ne risultano. Il 6 e 7 marzo screening per tutti, cioè tamponi: “Dopo essere riuscito ad effettuare i tamponi alla popolazione a carico di Regione Lombardia – aveva spiegato il sindaco -, in accordo con il presidente della Regione Attilio Fontana e il direttore generale dell’Agenzia di tutela della salute di Bergamo Massimo Giupponi è stato deciso di proseguire e velocizzare anche le vaccinazioni”. Quindi via ai vaccini, dai 18 ai 79 anni…
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