E così sabato 27 marzo scorso è partita l’operazione-vaccini: con gli ultraottantenni e i cittadini con problemi di salute – 36 persone -convocati presso l’asilo per ricevere il vaccino Moderna, il resto della popolazione, dai 18enni in su – 250 persone – nella palestra per ricevere l’Astrazeneca e con gli invalidi vaccinati al loro domicilio. Con grande spolvero di mezzi, di Autorità e di Volontari e con una massiccia copertura mediatica, ma non con la totalità dei consensi perché il 40% dei 585 abitanti ha detto no, probabilmente influenzata dai dubbi sorti recentemente intorno al vaccino Astrazeneca; e col sindaco Angelo Bosatelli ‘rammaricato’ della ‘defezione’ di questa parte della popolazione. Avevamo già espresso qualche perplessità su quest’iniziativa sul numero scorso del giornale: perché, senza offendere nessuno, se come qualcuno ha ventilato il contagio fosse partito da un assembramento – cosa non dimostrabile – ‘premiare’ una negligenza e un cattivo esempio? Perplessità simili erano arrivate anche da alcuni Lettori della zona, tra cui ultraottantenni ancora in attesa di essere convocati per la vaccinazione. Insomma questa ‘priorità’ aveva dato fastidio a non pochi. Il sindaco Angelo Bosatelli si era comunque attivato e d’accordo col presidente della Regione Attilio Fontana nonché con il direttore dell’ATS Massimo Giupponi aveva predisposto la vaccinazione di tutti i cittadini dai 18 ai 79 anni, sia presso l’asilo che presso la palestra del paese attrezzata con l’aiuto dei volontari della Croce Blu di Gromo. Perplessi su quest’iniziativa si sono dichiarati però anche alcuni primi cittadini della Valle, come il sindaco di Piario Pietro Visini: “Perché solo Valgoglio? Gli altri paesi sono ‘figli di un dio minore’? Oppure non hanno sindaci abbastanza leghisti? Fontana dovrebbe solo vergognarsi…Mi chiedo se non fosse stato più giusto vaccinare tutta la popolazione di Piario, il paese dove c’è l’ospedale zonale che non è stato tenuto nella minima considerazione. E mi chiedo anche perché vaccinare tutta Valgoglio quando mi risulta dalle mie indagini più recenti che siamo fortemente in ritardo anche con le vaccinazioni degli over-80, la fascia d’età che dappertutto altrove gode invece di priorità assoluta. Mi chiedo anche perché i sindaci della nostra zona non hanno il coraggio di dire ai giornali ed alle tv come vanno veramente le cose, cioè male. Per quanto mi riguarda infatti, quando ho proposto loro di scendere tutti insieme in Regione a protestare, ho avuto l’adesione della sola sindaca di Villa d’Ogna…Evidentemente ci sono miei colleghi che hanno i loro sponsor in Regione Lombardia, chi più chi meno, e temono di scontentarli….”….
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