Variante di Cerete, si parte: trovati i fondi mancanti

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“È un grande risultato per il territorio”: così commenta il consigliere regionale bergamasco di Fratelli d’Italia Michele Schiavi, vicepresidente della V Commissione Territorio, infrastrutture e mobilità la notizia della messa a disposizione del finanziamento mancante da parte di Anas della variante di Cerete.
“Con il reperimento dei 3,5 milioni di euro che mancavano per coprire l’aumento dei costi per la realizzazione dell’opera – spiega Michele Schiavi – ora la Provincia di Bergamo ha a disposizione tutte le risorse necessarie a mettere in moto il cantiere, un’opera di cui mi sono interessato sin dal primo giorno del mio insediamento in Consiglio regionale, fino ad arrivare alla presentazione di un apposito ordine del giorno portato in aula e approvato nel mese di luglio”.
La variante di Cerete Basso, lunga circa 1,5 chilometri, rappresenta un intervento viabilistico atteso da diversi anni. Permetterà ai mezzi pesanti che impiegano la SP 53 di evitare di entrare nell’abitato.
“Sono doverosi alcuni ringraziamenti – continua Schiavi –, prima di tutto all’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche Claudia Maria Terzi, Regione Lombardia ha già stanziato 7,5 milioni di euro per la realizzazione di quest’opera. Ringraziamenti che vanno estesi anche al sindaco di Cerete Cinzia Locatelli che, nonostante le difficoltà che quest’opera ha incontrato sul suo iter, ha sempre lavorato per la sua realizzazione e infine ad Anas e al Ministero”.
“È davvero una soddisfazione immensa – commenta la prima cittadina di Cerete Cinzia Locatelli -. Dopo anni di lavoro a tutti i livelli per raggiungere questo risultato, che stava cominciando ad apparire impossibile, finalmente è arrivata la buona notizia. Fortunatamente nessuno si è perso d’animo e il lavoro di squadra alla fine ha dato i risultati attesi. Un grande grazie a Regione Lombardia, all’assessore Claudia Terzi e al Consigliere Michele Schiavi. Ma un grazie va anche al Consigliere Roberto Anelli che ci ha supportato nell’ottenere il primo contributo e alla Provincia di Bergamo, in particolare al presidente Pasquale Gandolfi e al consigliere delegato Mauro Bonomelli”.

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