Nella serata del 4 ottobre 2024 i Carabinieri della Stazione di Verdello hanno tratto in arresto un giovane italiano di 29 anni, residente a Verdello, disoccupato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bergamo.
L’uomo, negli ultimi mesi, aveva iniziato a vessare la madre, con la quale abitava, con continui insulti, a volte anche distruggendo mobili in casa, a nulla valendo l’intervento di altri familiari che tentavano di riportare alla calma il giovane.
La situazione, negli ultimi mesi, era insostenibile, tanto da costringere la madre a trasferirsi in un altro appartamento. I nonni, dirimpettai del nipote, decidevano di trasferirsi in Sicilia. Infatti, gli stessi, molto anziani, venivano fatti oggetto di continue richieste di denaro e, al momento del rifiuto, insultati e vessati.
Il denaro veniva preteso per l’acquisto di stupefacenti e alcool.
Anche i parenti più prossimi, esasperati dal comportamento dell’uomo, negli ultimi mesi avevano iniziato ad evitarlo, proprio per via delle insistenti richieste di denaro e per via della sua aggressività, soprattutto quando in preda alla droga e all’alcool.
Il 29enne, a causa dello stato di forte dipendenza da cocaina, recentemente, al culmine di una lite per futili motivi, aveva aggredito la mamma, colpendola con un calcio allo stomaco e costringendola a ricorrere a cure mediche.
La donna, esasperata, temendo per la sua incolumità, formalizzava una denuncia querela presso la Stazione dei Carabinieri di Verdello, i quali attivavano immediatamente le procedure previste per i reati da “codice rosso” e procedevano all’escussione di tutte le persone informate sui fatti, compresi i nonni in Sicilia e i vicini di casa, al fine di meglio inquadrare le condotte dell’indagato.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo, facevano emergere un quadro preoccupante, per via della recrudescenza, negli ultimi mesi, di richieste di denaro e di condotte violente, sfociata nella suddetta recente violenta aggressione fisica nei confronti della madre, episodio che aveva spinto tutti i familiari – che sino a quel momento avevano cercato di far desistere il 29enne nella reiterazione delle sue condotte – ad allontanarsi definitivamente dallo stesso.
I comportamenti dell’indagato, negli ultimi mesi, avevano anche riguardato i vicini di casa, fatti oggetto di piccoli furti di oggetti, i quali, non si esclude, venivano venduti per procacciarsi denaro per l’acquisto dello stupefacente.
La Procura della Repubblica di Bergamo, valutati tutti gli indizi raccolti, richiedeva l’emissione della custodia cautelare in carcere al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bergamo, che accoglieva la proposta ed emetteva il provvedimento.
Ora è in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Tanto si comunica per la rilevanza pubblica dell’informazione, segnalando che il fascicolo versa nella fase delle indagini preliminari e che nei confronti dell’indagato sussiste la presunzione di non colpevolezza sino all’eventuale condanna definitiva.