VERTOVA – Caos alla Fondazione Gusmini. L’assemblea pubblica fa il pieno. La rabbia di Cagnoni: “Un dirigente che passa da 0 euro a 100.000 all’anno con un contratto totale da 900.000 euro…”

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Un pasticciaccio. Di quelli che ha fatto arrivare centinaia di persone all’assemblea pubblica.

Perché qui la Fondazione Gusmini la conoscono tutti e questa bufera ha coinvolto il paese. Dito puntato sull’insediamento del nuovo Cda, nominato dal Consiglio comunale a ottobre, Fondazione che gestisce la Casa di riposo, l’hospice e tre comunità psichiatriche.

A settembre il Cda della Onlus aveva introdotto la figura del direttore generale e individuato nel ruolo Antonio Pezzotta, presidente dimissionario del quinquennio 2019-2024.

I riflettori sono puntati sulla retribuzione annua di 100 mila euro per sei anni. E se il contratto dovesse essere sciolto, al direttore generale spetterebbe un indennizzo di 900 mila euro.

Notizia che è circolata rapidamente in paese provocando uno scossone e un mare di polemiche.

E così il 27 novembre, mercoledì, assemblea pubblica con il nuovo sindaco Riccardo Cagnoni. Nessuno invece della lista Vertova Rinascimento, legata alla precedente amministrazione che aveva nominato nel 2019 il Cda decaduto a ottobre.

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