Luca Mariani
“Tutti possono raggiungere le più alte vette.” Una frase semplice, ma un motto straordinario se a dirlo è una persona seduta sulla sua carrozzina. Un uomo che da quasi vent’anni non può più usare le sue gambe, ma ha fatto della montagna la sua casa, il suo riscatto, la sua seconda possibilità, la sua nuova eccezionale vita. Uno come Mauro Bernardi, il primo cittadino italiano con disabilità che è diventato maestro di sci per disabili. Per questo lo scorso 3 dicembre è stato accolto al Parlamento europeo dalla presidentessa Roberta Metsola con parole commosse: «Tutti abbiamo da imparare dalla tua forza e dalla tua determinazione.»
“Non me lo aspettavo. Le sue parole sono state bellissime. L’emozione è stata grandissima, immensa”. Mauro ha la voce entusiasta e vivace, che trasmette felicità: “Già arrivare a Strasburgo per raccontare ciò che faccio non è una cosa da tutti i giorni. Poi vedere che Metsola si ricordasse del video che le ha fatto vedere Lara Magoni e che ne fosse rimasta colpita mi ha onorato e mi ha messo tra virgolette a disagio. Io non lo faccio per essere famoso, ma perché mi piace, mi fa stare bene e mi fa sentire ancora vivo”.
La vita di Mauro è cambiata all’improvviso, la mattina del 31 agosto 2005. Sulla A4, all’altezza del casello di Dalmine, un altro camion entra in autostrada senza fari e senza frecce. Il vertovese classe 1977 con il suo autocarro non può evitare il tamponamento che gli provoca una lesione midollare: «Appena successo l’incidente ho provato paura. Paura di morire, di non farcela, di non trovare le energie, lo stimolo e la forza di andare avanti. Poi invece soprattutto rabbia: “perché è capitato a me?” Ho fatto per anni avanti e indietro dall’Inghilterra e non mi è mai successo niente. Adesso che inizio a costruire il mio futuro mi trovo a dovere ricalibrare la mia vita perché mi trovo in carrozzina.»
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