L’area ex-Domade adiacente la pista ciclabile, sul confine tra Vertova e Casnigo, avrà una nuova vita, grazie ad un Pianto Integrativo di Intervento il cui iter è già iniziato, dopo che i 6500 metri quadrati di eternit sono stati rimossi e si è lavorato per pulire e smaltire tutto il materiale e riqualificare l’intera area. La ditta Domade, di proprietà della famiglia Perani, lavorava il materiale estratto dalla cava del Ponte del Costone per ricavarne calce e derivati ed ora ,nella persona di Natalia Perani, appassionata cultrice d’arte ed organizzatrice di mostre ed eventi artistici, ha pensato di riqualificare e mettere a disposizione del pubblico una parte cospicua dell’area bonificata, facendone una sorta di parco- museo all’aperto dove tenere viva la memoria delle tante persone che alla Domade hanno lavorato e di un’importante attività economica che le giovani generazioni non hanno conosciuto:
“Un’idea che abbiamo sposato subito – dice il sindaco Orlando Gualdi – perché convinti dell’importanza culturale e sociale di questa iniziativa e perché crediamo che possa costituire un motivo di speranza, in questi tempi bui, ricordare il passato per costruire il futuro ed anche perché siamo convinti che l’arte e la bellezza vadano sempre sostenute ed incrementate”.
L’idea di Natalia Perani è infatti di ricostruire, almeno in parte, anche la ciminiera in mattoni distrutta nel corso dei lavori di bonifica e di realizzare, nel terreno già donato alla Comunità Montana, un museo en plein air che ospiti le testimonianze dell’antica attività estrattiva…
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