“Volevamo farne una presentazione ufficiale durante il periodo natalizio, poi però, sia per le note restrizioni sanitarie che per altri problemi di tipo logistico, abbiamo dovuto soprassedere. Tuttavia naturalmente non abbiamo rinunciato all’idea, e stiamo lavorando per organizzare questo evento in primavera, probabilmente nel mese di aprile”.
L’assessore alla Cultura Cristina Bonfanti si riferisce al libro “Luigi Gualdi il papillon italiano –Un viaggio infernale dalla Bergamasca alla Cayenna”, di Mario Gualdi e Gabriele Moroni, ediz. Diarkos, pubblicato nel maggio scorso, una biografia romanzata che racconta la breve vita di un vertovese nato agli inizi del Novecento, nel 1905, e morto nel 1928: una storia che pochi Vertovesi conoscono, non solo per motivi di anagrafe ma anche perché, trattandosi di una storia poco… edificante, era stata ben presto avvolta dall’oblìo.
In sintesi, sulla base della poca documentazione disponibile che gli Autori hanno a lungo cercato tra l’Italia e la Francia (verbali di polizia, atti processuali, documenti carcerari e giornali dell’epoca mentre, per quanto riguarda Vertova, è stato molto utile il ritrovamento, da parte di Franco Irranca, di un faldone dell’archivio comunale contenente un dossier dedicato proprio a Luigi Gualdi)-, le pagine ne ricostruiscono la tormentata vicenda umana
SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 21 GENNAIO