VERTOVA – Valvertova, proseguono le polemiche: “Perché pagare per un luogo libero?”, “Il rimedio è insegnare l’educazione”

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Non si placano le polemiche sull’accesso alla Val Vertova, che da qualche settimana è diventato a pagamento. Il dibattito è piuttosto acceso, chi è d’accordo perché lo associa al rispetto della natura e chi invece ha delle perplessità. Abbiamo raccolto alcuni di questi commenti e ve li riportiamo qui.

Si paga a causa del lerciume che in tanti, troppi, lasciano a terra! Si paga per chi, senza tante storie, tiene pulito e in sicurezza il sentiero”, spiega una cittadina. Chi invece lo ritiene una “roba da pazzi”, perché “centri commerciali, parcheggi e ingressi gratuiti, sentieri e posti nella natura sono a pagamento”.

Chi aggiunge: “Un rimedio ci sarebbe senza far pagare alla gente. Insegnare l’educazione e il rispetto del territorio che oramai non c’è più”.

E ancora: “Non sono d’accordo…pagare ovunque??? Vergognatevi… non saper gestire un bene naturale ma penalizzarlo… io di certo non pago!!! Pagare non giustifica poter sporcare l’ambiente di tutti… insegniamo l’educazione”.

C’è chi è d’accordo ma ad una condizione, che quella quota porti dei miglioramenti: “Se il pagamento di una tariffa viene poi investito (come avviene in altre zone montane) in manutenzione e miglioramenti dei percorsi e sentieri, aree parcheggio, segnaletica e panelli credo sia auspicabile”, e ancora “se il pagamento di una tariffa verrà poi investito per migliorare la qualità della strada e degli eventuali spazi adiacenti è bene pagare, ricordiamo che anche altri paesi limitrofi hanno un gratta e sosta, limitare l’accesso è un valido aiuto a questo posto ma non è la soluzione definitiva”…

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