VIGANO SAN MARTINO – Alcuni giorni di ‘ordinaria follia’ targati Anas per i lavori sulla SS42 (mezz’ora per fare 100 metri), poi tutto è tornato alla normalità

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La Statale 42 della Valle Cavallina (non è un mistero) è un colabrodo sul fronte viabilistico, lo sanno tutti quelli che ci vivono o che, comunque, la percorrono con i loro veicoli. E, ormai, lo sanno anche i sassi (o meglio, le pietre miliari) che quando si devono svolgere lavori in questa arteria stradale in cui transitano quotidianamente decine e decine di migliaia di autoveicoli, l’unica soluzione accettabile, per evitare più code di quelle che già ci sono, è di lavorare di notte.

Però, evidentemente, Anas non ha ritenuto necessario chiedere un parere preventivo alle amministrazioni comunali dei paesi interessati. I sindaci di Vigano San Martino, Grone e Berzo San Fermo (dato che i lavori oggetto di questo articolo si svolgevano nella zona compresa tra il centro abitato di Vigano e la località Martina) avrebbero certamente detto a ‘chi di dovere’ che fare lavori su una strada di questo tipo durante il giorno sarebbe stato problematico, perché avrebbe inevitabilmente bloccato il traffico in una Statale già intasata di suo.

E, invece, si è partiti lavorando di giorno, mettendo poi un semaforo che regolava il senso unico alternato, facendo passare le auto da Grone, in Via Cedrelli (che è una strada non certamente larga) per poi uscire tra Vigano e Casazza. Dulcis in fundo, si è finalmente arrivati allo spostamento dei lavori nelle ore notturne, andando così a ridurre di molto i disagi per gli automobilisti e i camionisti.

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