VIGOLO – LA PRIMA PIETRA ALLA FINE DEGLI ANNI ‘50 – L’infinita storia della Colonia di Vigolo: risorgerà nel “Segno della Fenice”?

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La posa della prima pietra del grande edificio, i cui resti incombono sull’abitato alle spalle della bella Parrocchiale barocca, risale alla fine degli anni ’50, quando il Sindaco dell’epoca, Pietro Vitali, pensò di dare impulso all’economia del paese facilitando la costruzione di un grande edificio destinato a colonia climatica per bambini e ragazzi.

La costruzione, destinata a sorgere su un’area divenuta proprietà della Parrocchia (parroco don Giuseppe Adobati) e donata agli attuatori, sarebbe stata di proprietà di un Istituto religioso: le suore Orsoline di Gandino, e avrebbe dovuto ospitare al piano terra l’asilo infantile, l’oratorio e una “sala della Comunità” per cinema, teatro e manifestazioni di carattere pubblico.

L’attività principale, cui era destinata la maggior parte della cubatura dell’edificio, sarebbe però stata l’ospitalità nei mesi estivi di giovani e ragazzi (la capacità di ricezione era di 250 utenti) negli ampi locali dei piani superiori. Parte dell’ala destra, con una piccola cappella era riservata alle Suore, impiegate come custodi, sorveglianti dell’asilo, maestre di lavoro e animatrici dell’oratorio femminile domenicale.

Si era negli anni del “baby boom”, le colonie estive funzionavano a pieno ritmo anche se si incominciava qua e là a non registrare il sistematico “tutto esaurito” dei primi anni del dopoguerra.

Costruita in pochissimo tempo, la colonia entrò in funzione nella seconda metà degli anni sessanta, offrendo occasioni di lavoro anche a ragazze vigilanti (le “signorine”) e inservienti del luogo, ma fin da subito mostrò di essere sovradimensionata rispetto alle attese, tanto che già dopo pochi anni i locali destinati al turn over estivo dei ragazzi erano stati ridotti di numero e la restante parte era stata chiusa.

Nel 1973 la creazione della sezione staccata della scuola media di Tavernola e il trasferimento degli allievi (maschi e femmine) di Vigolo e Parzanica nel primo piano dell’area ovest ridiede vita a quest’ala dell’edificio, che incominciava già a dar segno di senescenza per le eccessive economie nella scelta dei materiali di costruzione . (L’edificio ha la forma di un lungo rettangolo con la facciata rivolta e sud, a est e ovest, sporgono due corpi di fabbricato che racchiudono in parte il largo cortile. In questi due corpi erano ospitati rispettivamente a est l’asilo – aperto nel 1965 – e i locali in uso alle suore; ad ovest a piano terra l’auditorium e, al primo piano la “sezione C” della scuola media di Tavernola)….

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