VILLA d’OGNA La morte di Fabiel: “E’ sempre una tragedia sopravvivere ai propri figli”

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Da quando ne hanno composto la salma nella chiesetta della Festi Rasini, nessuno è più riuscito a staccarla dalla bara in legno chiaro circondata da una miriade di fiori bianchi: mamma Yodelis ha pianto e urlato per due giorni e due notti ed ora sembra essersi assopita, sopraffatta dalla stanchezza. Ma è sempre lì, vicino al suo Fabiel, amorevolmente assistita dall’altro figlio Rafi Samuel, 23 anni. da una cognata e da alcune vicine gentili che cercano inutilmente di farle almeno bere un po’ d’acqua.

Fabiel Alexander Frias Mercedes, 19 anni, studente all’Alberghiera di Nembro, era scomparso il 13 luglio intorno alle 16 nelle acque del lago d’Iseo, tra l’abitato di Castro e la località Grè, vicino a una galleria della strada provinciale Sebina, dove le alte rocce del Bögn precipitano a strapiombo sulle acque sottostanti, da cui il ragazzo si era tuffato durante una giornata di svago con alcuni amici. Il suo corpo era stato ritrovato il giorno dopo dai sommozzatori di Treviglio, intervenuti a supporto dei Vigili del Fuoco, a circa 30 metri di profondità, incastrato tra le radici di una pianta.

Evidentemente è successo qualcosa che non sappiamo .- dice Armando Tasca, zio di Pierantonio Tasca, il compagno di Yodelis – perché gli amici lo hanno visto in difficoltà prima che scomparisse. Forse riemergendo dopo il tuffo ha ingoiato troppa acqua e non è più riuscito a respirare, chissà…”.

La vita è davvero strana – dice la cognata – adesso che finalmente Yodelis aveva trovato un po’ di serenità accanto a Pierantonio ed era riuscita ad avere i suoi figli qui con sé, ecco questa tragedia che le piomba addosso improvvisa…”….

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