La valigia del viaggio di nozze appena disfatta e la divisa da ballo pronta per essere infilata in un altro bagaglio, stavolta quello che li accompagnerà ai campionati italiani paralimpici che li vedono protagonisti proprio in queste settimane. “Non ci fermiamo mai – spiega mamma Liliana – siamo rientrati dalla crociera delle isole greche e ora ci stiamo preparando per partire di nuovo. Il ballo è una passione innata, quando Lorena tornava dall’asilo si metteva a ballare, poi è arrivato Simone, gli piaceva ballare, ma non cose troppo impegnative e così lei ha deciso di iscriverlo alla scuola di ballo per il suo compleanno… non ha potuto dire di no. È iniziato tutto così e non hanno più smesso”.
Lorena Chiesa e Simone Sciarrini, entrambi di Villongo, anche se lui è originario di Roma, entrambi con la sindrome di Down, entrambi con un sorriso grande che racconta un sogno d’amore finalmente realizzato. E Liliana è la mamma di Lorena, “ma adesso anche Simone è come fosse mio figlio”. Partiamo dalla fine a raccontare questa storia: “Siamo partiti in quattro per il loro viaggio di nozze, ma io e il mio compagno glielo abbiamo lasciato vivere in autonomia, altrimenti sarebbe stata solo una vacanza… è un po’ quello che vogliamo nella vita di tutti i giorni e anche sulla nave abbiamo deciso che dovevano cavarsela da soli ed è andata bene”.
Ma torniamo al 3 giugno, al loro matrimonio, circondati dall’amore delle famiglie e degli amici Lorena e Simone si sono detti quel ‘sì’ tanto atteso: “Quel giorno è stato bello ed emozionante, ma non tanto per la festa in sé quanto per tutto quello che c’è stato dietro – racconta Liliana ancora con un filo di emozione -. Stavano insieme da 12 anni e già da un po’ di tempo era nell’aria il desiderio di sposarsi, ma un po’ ho temporeggiato e un po’ ho spiegato ad entrambi che il matrimonio è una cosa seria e che doveva essere un passo di un cammino che avrebbero dovuto fare insieme. Non è stato semplice, anche perché Simone faceva avanti e indietro da Roma, dove viveva con la sua famiglia, e poi quattro anni fa si è fermato qui”.
E proprio qui è iniziato il loro viaggio insieme: “Prima di sposarsi dovevano raggiungere la loro autonomia e per quello bisognava lavorare tanto. Avevamo un appartamento sopra il mio, l’abbiamo sistemato e abbiamo iniziato questo percorso insieme… dovevano imparare ad essere autonomi anche nelle piccole cose, i mestieri in casa, cucinare e poi lavorare sul loro rapporto di coppia”.
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