VILLONGO – Mario Ondei, il calcio, il volontariato e il sogno per Villongo: “Un paese su misura per tutti”

0
274
VILLONGO – Ufficializzata la candidatura a sindaco di Mario Ondei

Mario Ondei è in Municipio, un sabato mattina di metà marzo. Vice sindaco nell’amministrazione di Maria Ori Belometti e candidato sindaco per lista civica ‘Uniti per Villongo’ che segna la continuità di un progetto iniziato dieci anni fa.

Classe 1955, in pensione, impegnato da sempre per il paese, qui infatti affondano le sue radici: “Sono nato e cresciuto a Villongo, mi sono sposato e ho sempre abitato qui. Mi sono diplomato al Liceo Classico e ho sempre lavorato in ambito di amministrazione e gestione del personale, prima in un’azienda di Villongo, poi in uno studio a Bergamo e poi, per oltre trent’anni a Federfarma a Milano”.

Tra le sue passioni non manca lo sport: “Quando ero giovane giocavo a calcio, sempre nel Villongo, ho fatto le giovanili e sono arrivato fino alla seconda categoria, ma ho giocato anche a sette”. Ruolo? “Portiere… con alterne fortune (ride, ndr)”. Segue ancora il calcio? “Certo, sono un tifoso dell’Atalanta! Sono andato spesso allo stadio, adesso molto meno, e quindi la seguo in tv”.

Ma ci sono anche altri sport: “Quando ho lasciato il calcio ho iniziato a sciare e ci vado quando il tempo me lo permette. E poi ho giocato a tennis a livello amatoriale”.

Il suo gruppo l’ha definito ‘anima, storia del nostro paese’: “Perché l’ho sempre vissuto, la mia vita è tutta qui. È da molti anni che sono in amministrazione, già dai tempi di Piccioli Cappelli negli anni Novanta, quando ero in minoranza, sono entrato in sostituzione di un collega che si era dimesso e poi i cinque anni di maggioranza con Mariella. Ho sempre seguito la vita amministrativa, collaboravo con la Comunità Montana, quando era ancora solo relativa al Basso Sebino e poi con l’Ambito, con il gruppo operativo handicap….

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 18 MARZO

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui