Sono passati più di venti giorni da quel giovedì di luglio, ma è come se il tempo si fosse fermato proprio in quel momento. Il sindaco di Villongo Maria Ori Belometti era uscita da casa alle 9 del mattino, doveva essere una giornata qualunque, ricca di impegni come sempre, “il giovedì lo sanno tutti che lo passo in Comune”, anche quella mattina aveva una riunione. Ma quando la sindaca è rientrata attorno all’ora di pranzo, alle 13, l’amara sorpresa, “non c’era più niente in ordine e non so proprio come abbiano fatto ad entrare. Ho un rimpianto, quello di avere da due anni in borsa il preventivo dell’allarme e poi non ho mai il tempo di andare”. I ladri avevano fatto visita alla sua abitazione, per la terza volta, “la prima risale a una decina di anni fa e poi quattro anni fa a Natale, in casa c’erano i cani e anche mio fratello e loro erano di sopra indisturbati”, mettendola a soqquadro. Dalla cantina al solaio, nessuna stanza è stata risparmiata, persino l’officina “hanno aperto tutti i cassetti dove ci sono i depliant dell’azienda di mio fratello che è stata chiusa più di dieci anni fa”.
Persino i quadri sono stati spostati, alla ricerca di una cassaforte che però non è stata trovata, perché non c’è. E sembrerebbe proprio che fossero a conoscenza delle abitudini del sindaco e non solo, visto che tra gli oggetti sottratti c’è anche un soprabito di velluto, “il più bello che avevo”.
“Mi hanno portato via tutto, mi è rimasta la bicicletta, ma solo perché non la uso da ormai un anno, era sgonfia e avrebbero dovuto portarla via a spalle. In cucina hanno persino spostato gli zoccolini, hanno aperto tutti i cassetti, ma non hanno trovato niente e allora sono passati alla camera da letto, ho trovato il baule con la biancheria di mia mamma rovesciato a terra”. ..
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