Villongo, rapinarono un imprenditore: arrestati gli aggressori

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Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Compagnia di Bergamo, coadiuvati nella fase esecutiva dai militari del Comando Provinciale di Brescia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre persone accusate di rapina aggravata e lesioni aggravate.

I fatti risalgono al 26 aprile 2023 nel Comune di Villongo, un imprenditore 67enne, mentre stava rincasando, veniva avvicinato da due soggetti, con volto parzialmente travisato, che, rivolgendosi repentinamente alla vittima con il termine “scusa!”, lo colpivano violentemente con pugni al volto e calci alle ginocchia, tanto che la vittima cadeva a terra, continuando a venire ripetutamente colpita, sempre con calci e pugni. Gli aggressori hanno rubato alla vittima un orologio di lusso del valore di circa 8 mila euro, unitamente alle chiavi dell’abitazione e dell’auto, poi rinvenute nell’erba, a pochi metri dal luogo della rapina. Successivamente i due erano fuggiti a bordo di un’autovettura guidata da un complice.

La vittima, a seguito delle ferite multiple riportate, è stata trasportata presso il pronto soccorso dell’ospedale d’Iseo, dove è stata dimessa con una prognosi di 30 giorni.

I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Bergamo, che hanno condotto le indagini coordinati dalla Procura della Repubblica di Bergamo, hanno visionato le telecamere di videosorveglianza al fine di acquisire elementi utili alle indagini, ciò consentiva nell’immediatezza di individuare l’auto con a bordo i tre rapinatori.

I successivi approfondimenti investigativi, condotti con attività tecnica e con metodi tradizionali, hanno permesso di appurare l’esatta dinamica dell’evento, rivelatosi, di fatto, non di una mera aggressione finalizzata a rubare l’orologio di valore, bensì di una vera e propria resa dei conti il cui movente è ancora in corso di accertamento.

Il G.I.P. ha ritenuto necessario emettere la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre soggetti in ragione della significativa pericolosità sociale, alla luce della condotta particolarmente spregiudicata e lesiva, infatti ha rimarcato l’efferatezza del gesto posto in essere in pieno giorno, ai danni di una persona ultrasessantacinquenne, nonché le gravi lesioni che ne sono derivate.

Sono finiti in manette i due esecutori materiali un 51enne e un 58enne domiciliati a Brescia, e un 61enne residente nel Comune di Travagliato, il complice che li attendeva in auto per garantire la fuga.

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